Fenomeno di Raynaud

Cos’è il Fenomeno di Raynaud. La circolazione del sangue. Le fasi. Chi rischia. Le cause principali. Gli esami. Le cure. La prevenzione

A cura di Cesare Betti

Cos’è il Fenomeno di Raynaud
Colpisce soprattutto le persone di sesso femminile di circa 30-40 anni, senza nessun preavviso, facendo diventare le dita delle mani bianche e dall’aspetto simile a cera. Si tratta del fenomeno di Raynaud, un problema dovuto alla circolazione del sangue, con caratteristiche molto diverse sia nel modo di presentarsi sia nelle cause che lo scatenano. Cerchiamo di conoscere meglio questa malattia, di scoprire che cosa la provoca e come porvi rimedio con l’aiuto di un esperto, il professor Roberto Perricone, direttore dell’Unità operativa di reumatologia del policlinico universitario Tor Vergata di Roma.

Tutta colpa della circolazione del sangue
Il fenomeno di Raynaud è un disturbo che interessa la circolazione del sangue delle dita delle mani e, più raramente, dei piedi. Anche se può mettere in allarme chi ne è colpito, facendo temere chissà quali seri problemi di salute, nella maggior parte dei casi essa è la conseguenza di un sistema nervoso simpatico iperattivo, continua il professor Roberto Perricone. Il sistema nervoso simpatico controlla numerose attività del nostro organismo, tra cui anche il diametro dei vasi sanguigni.
In queste persone, ogni volta che il freddo fa sentire la sua presenza, esso stimola le piccole arterie di mani e piedi, costringendole a chiudersi. Come conseguenza, il sangue non circola più come dovrebbe e le estremità diventano fredde e insensibili per la scarsità di ossigeno.

Si manifesta in 3 fasi distinte
Il fenomeno di Raynaud si manifesta attraverso tre fasi ben distinte l’una dall’altra, precisa il cattedratico genovese, che in tutto durano al massimo un quarto d’ora.

  • La prima fase. Nella prima fase, si verifica una diminuzione del diametro dei vasi sanguigni, che riduce o interrompe il flusso di sangue verso i capillari, vasi sottilissimi presenti tra un ramo terminale di un’arteria e il ramo iniziale della vena corrispondente. Le dita diventano sempre più pallide e piano piano si raffreddano; a causa della ridotta ossigenazione dei tessuti, la persona avverte formicolii alle mani, perdita di sensibilità e dolore simile a stilettate che attraversano le dita.
  • La seconda fase. Nella seconda fase, le dita diventare di colore bluastro e aumenta la sudorazione.
  • La terza fase. Nella terza fase, il sangue torna di nuovo a scorrere normalmente, a causa dell’aumento del diametro dei vasi sanguigni. Le dita cambiano di nuovo colore, diventando rosse, a causa dell’improvviso flusso di sangue che è tornato a scorrere nei capillari, e a volte la persona può avvertire dolore.
  • Chi rischia di più
      • Alcune persone sono più a rischio di altre di andare incontro al fenomeno di Raynaud a causa del loro lavoro.
      • Tra le categorie più a rischio ci sono gli operai che usano spesso il martello pneumatico, cosi come le dattilografe e i suonatori di pianoforte. La causa è dovuta ai microtraumi a carico delle arterie più piccole delle dita dovute alle vibrazioni del martello pneumatico, dal continuo picchettare sui tasti del computer o del pianoforte.
      • I disturbi sono anche favoriti dallo stress, dall’ansia e delle preoccupazioni, puntualizza il professor Roberto Perricone. L’essere sotto pressione dal punto di vista psicologico, infatti, provoca una maggiore reattività dell’organismo verso le basse temperature.

    Ma quali sono le cause principali?
    Risponde a questa domanda la dottoressa Magda Scarpellini, direttore dell’Unità operativa di reumatologia all’ospedale “G. Fornaroli” di Magenta (Milano) e membro del Consiglio della Società italiana di reumatologia.
    Innanzitutto occorre differenziare il fenomeno di Raynaud primitivo da quello secondario.
    Il fenomeno di Raynaud primitivo è di tipo funzionale, ovvero è un’esagerata funzione dei meccanismi che regolano il diametro dei vasi sanguigni in risposta al freddo. Nella maggior parte dei casi si manifesta entro i 30 anni, è per lo più familiare, migliora dopo i 40 anni, in genere colpisce tutte le dita e le fasi acute hanno un andamento intermittente, con durata variabile da pochi minuti a un’ora. Invece, il fenomeno di Raynaud secondario non è familiare, può sopraggiungere dopo i 40 anni, può interessare anche soltanto poche dita e non si risolve da solo. Le cause possono essere: traumatismi, alcuni farmaci (spray nasali o beta-bloccanti), fumo, certi tipi di tumore, disturbi della tiroide e malattie reumatiche autoimmuni (sclerodermia, lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide, sindrome di Sj”u00f6gren, connettivite mista, connettivite indifferenziata e alcune vasculiti).
    In genere, in questi casi il rivestimento delle pareti dei piccoli vasi si altera, si indurisce e, di conseguenza, il flusso del sangue, in particolare dei globuli rossi, viene rallentato di molto.

    Gli esami per scoprire
    Se mani e piedi sono spesso freddi, è necessario sottoporsi ad alcuni esami in grado di confermare o di escludere la presenza di alcune malattie, precisa la dottoressa Magda Scarpellini. Ecco quali sono quelli più importanti.
    *) La videocapillaroscopia
    Con uno speciale microscopio, il medico osserva la microcircolazione delle dita delle mani, per valutare se ricevono sangue a sufficienza. Eventuali alterazioni in corrispondenza delle base delle unghie possono aiutare la diagnosi.
    *) Gli esami del sangue
    Possono servire per la diagnosi di malattie associate, come la ricerca degli anticorpi antinucleo, antiDNA, antiENA, ANCA, anti-beta2glicoproteina, LAC, crioglobuline, anticorpi antitireoglobulina e antiperossidasi tiroidea, C3, C4, anticorpi antipeptide citrullinato. Ulteriori accertamenti, per esempio ecocardiogramma, radiografie e TAC specifiche, nonchè prove di funzionalità respiratoria, possono essere necessari, ma sono di stretta competenza specialistica.

    Le cure più importanti
    Quando i disturbi non sono la conseguenza di altre malattie, può bastare una cura a base di farmaci in grado di far dilatare i vasi sanguigni, sotto forma di compresse (pentossifillina) oppure sotto forma di pomate o di unguenti a base di nitroglicerina o di papaverina. Si può anche ricorrere alla nifedipina, un farmaco molto efficace, continua la dottoressa Magda Scarpellini. Tuttavia, la nifedipina può avere effetti indesiderati, come mal di testa e riduzione dei valori della pressione del sangue, trattandosi spesso di giovani donne con valori pressori già bassi in partenza. Nei casi più seri e per prevenire le eventuali ulcere cutanee secondarie, si può ricorrere al bosentan, un farmaco molto efficace specie nei malati con sclerodermia ed eventuali complicanze cardiache e polmonari, continua la dottoressa Magda Scarpellini.
    *) Quando è dovuto a ulteriori altre cause
    Se invece i disturbi sono dovuti ad altri problemi, è necessario curare la malattia di base.
    Per esempio, le malattie reumatiche vanno trattate con farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans), con cortisone o con altri immunosoppressori, oppure con farmaci biologici, secondo le indicazioni dello specialista.
    In caso di scarsa attività della tiroide, è necessario ricorrere a compresse di tiroxina, assumendo così con i farmaci la quantità di ormone che la ghiandola non è più in grado di produrre.

    Si può prevenire
    Una volta accertato che i sintomi non sono dovuti ad altre malattie, si può prevenire il fenomeno di Raynaud evitando alcune situazioni che lo possono favorire. Oltre a fattori di stress emotivo, ecco che cosa consiglia la dottoressa Magda Scarpellini. Quando si esce da casa e fa freddo, tenere le mani al caldo usando i guanti: evitare quelli di lana o di pelle, che disperdono calore, meglio quelli in goretex o in pyle, che mantengono una temperatura ideale.
    Se si praticano sport invernali, munirsi di un manicotto, piccolo indumento cilindrico foderato in cui inserire le mani per difendersi dal freddo, che assicura un calore continuo, o autoriscaldanti da inserire nei guanti o sotto le calze.
    Applicare ogni giorno una crema nutriente, per formare una barriera isolante, a base di sostanze lenitive (propoli, calendula, camomilla, allantoina, vitamina A, cera d’api, lanolina, miele, aloe) e rinforzanti (cheratina e oligoelementi).
    Vietatissime le sigarette, perchè le sostanze liberate dalla combustione del tabacco favoriscono il restringimento dei vasi sanguigni, con conseguente peggioramento della malattia. Sì all’acqua tiepida, mettendo le mani sotto un getto d’acqua a temperatura compresa tra i 34 e i 37 gradi oppure riscaldandole sotto il getto d’aria calda di un phon. Evitare i bruschi cambiamenti di clima: per esempio, in estate il passaggio ad ambienti con aria condizionata di oltre 3 gradi inferiori rispetto alla temperatura esterna.